Cadono le accuse per le Rsa Chiabrera e D’Azeglio. In Piemonte la pandemia ha fatto…
Galioto non risponde alle domande del pm
![Galioto](https://www.avvocatozanalda.it/wp-content/uploads/2017/06/galioto.jpg)
Convalidato il fermo di Massimo Galioto, il 40enne romano accusato dell’omicidio di Beau Solomon.
L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Vincelli, nell’interrogatorio di garanzia, ieri mattina, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La fidanzata, Alessia Pennacchioli, che all’indomani del ritrovamento del corpo aveva ammesso le responsabilità del «suo» Max, ieri pomeriggio è stata ascoltata di nuovo dagli agenti della Squadra Mobile. «Non so più cosa fare – scriveva la mattina sulla propria pagina Facebook -, sono disperata e depressa». La donna, che nelle ore in cui il Tevere restituiva il corpo del 19enne americano scriveva di aver dormito 15 ore, è ormai bersagliata da commenti di fuoco da parte dei suoi stessi contatti, furiosi con lei e desiderosi di giustizia. Proprio come i genitori della vittima, che ieri mattina sono tornati nel Wisconsin dagli altri tre figli. Frastornati ma composti, si sono affidati agli investigatori e sperano di riavere il corpo di Beau già nei prossimi giorni. «Perché nessuno lo ha cercato? Perché lo hanno lasciato quattro giorni in acqua?» hanno ripetuto più volte, disperati e ancora increduli. Attendono i risultati di un’autopsia difficile, gli esisti dei prelievi su un corpo martoriato dal fiume. E sperano di poter dare al figlio, il giovane quarterback, l’ultimo saluto tra i parenti e gli amici che aveva lasciato in America. «Beau aveva desiderato tanto questo viaggio a Roma, era felicissimo», ha raccontato la mamma all’avvocato Giuseppe Zanalda. In attesa che gli esami effettuati sul suo corpo dal professor Bolino, medico legale della Sapienza, accertino le cause della morte, i poliziotti continuano a indagare per ricostruire gli attimi precedenti alla caduta del 19enne nel Tevere. Due i video sui quali si sta lavorando e che riprenderebbero proprio il giovane accompagnato sulla banchina da due persone. Forse proprio i marocchini di cui parlava Alessia, riascoltata per questo, e che avrebbero sfilato il portafogli della vittima incolpando i punkabbestia e innescando la lite che ha poi portato all’esito tragico.
Sil. Man
fonte: Il Tempo 08/07/2016