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‘Ndrangheta, chiuso il processo “Cerbero”: assolti i due vercellesi coinvolti

Processo Cerbero

Andrea Bucci

Due condanne e tre assoluzioni, e due riguardano vercellesi. Si è chiuso in tribunale a Ivrea il processo nato dell’inchiesta «Cerbero», il maxi-blitz scattato nel novembre 2019 e che aveva colpito le locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese oltre a smantellare il narcotraffico tra Italia e Sudamerica. Inchiesta che aveva portato all’arresto in Sudamerica di Nicola e Patrik Assisi, localizzati a San Paolo in Brasile.
Il processo principale si è chiuso con 46 condanne su 62 imputati. Anni di carcere totali: 237. A Ivrea, invece, sono stati giudicati cinque imputati che avevano scelto il rito ordinario. Il collegio presieduto dalla giudice Elena Stoppini ha inflitto la pena più alta ad Angelo Sgambati, 39 anni, di San Benigno, condannato a sette anni di reclusione e al pagamento di 34 mila euro di multa; quattro anni di carcere e 8 mila euro di multa sono stati inflitti a Massimiliano Lastella, 45 anni, di Borgaro Torinese. Il collegio ha invece assolto per tutti i reati contestati Domenico Spagnolo, 42 anni (accusato anche di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso), Mattia Corgnati, 29 anni, di Cigliano e l’unica ragazza, Sharan Neretti, 34 anni, di Livorno Ferraris. Proprio lei, madre di tre figli, durante la scorsa udienza, davanti ai giudici aveva chiesto perdono: «Sono dispiaciuta perché ho tradito la mia famiglia».
Le condanne si riferiscono a episodi di spaccio; per Lastella solo 3 rispetto ai 4 contestati commessi tra Settimo, Volpiano e Borgaro. La sentenza li ha assolti anche dai reati associativi di spaccio. In attesa di leggere le motivazioni, il responso dei giudici smonta, anche solo in parte, l’impianto accusatorio della pm Laura Ruffino della Dda, che a luglio aveva chiesto la condanna per quattro imputati per un totale di oltre 35 anni di carcere. Richieste confermate in una memoria di 600 pagine consegnate dalla pm al collegio dei giudici. L’unico per cui la pm aveva chiesto l’assoluzione era Mattia Corgnati, imputato per un solo episodio di spaccio di stupefacenti. Escludendo, dunque, i reati associativi, con la sentenza di ieri il tribunale non ha riconosciuto nulla alle parti civili: Regione Piemonte e Comune di Volpiano.

La Stampa Vercelli – 29 Ottobre 2021

https://www.lastampa.it/vercelli/2021/10/29/news/ndrangheta-chiuso-il-processo-cerbero-assolti-i-due-vercellesi-coinvolti-1.40863460

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