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Pena sospesa per il nonno. Pagherà gli studi di Eitan

I legali Giuseppe ed Emanuele Zanalda

Verso un accordo la vicenda giudiziaria dell’unico sopravvissuto del Mottarone

Si avvia verso un accordo tra le parti la vicenda giudiziaria di Shmuel Peleg, il nonno materno del piccolo Eitan Biran, unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone. Peleg è accusato di aver sottratto il bambino l’11 settembre 2021 dalla casa della zia paterna nel Pavese, per portarlo in Israele con la connivenza di Gabriel Alon Abutbul che, secondo le accuse, gli ha fatto da complice e autista verso la Svizzera. I reati contestati sono la sottrazione di minore, il sequestro di persona e l’appropriazione indebita del passaporto del minorenne.
Ieri si è aperta l’udienza preliminare davanti al giudice Pietro Balduzzi. La Procura, il legale di Eitan e gli avvocati di Peleg avrebbero trovato un accordo: “Abbiamo apprezzato molto questo gesto di apertura sia da parte della Procura che del tutore del minore”, ha commentato l’avvocato Sara Carsaniga, che assiste Peleg insieme al collega Mauro Pontini. L’accordo verterebbe sulla corresponsione di una somma di denaro da destinare agli studi di Eitan, in cambio di una possibile sospensione della pena.
Il gip Balduzzi ha rinviato l’udienza al 13 dicembre, per dare il tempo alle parti di definire l’accordo e presentare ufficialmente l’istanza. Nel contempo ha ammesso la costituzione di parte civile nel procedimento sul disastro del Mottarone da parte di Eitan, rappresentato dall’avvocato Fabrizio Ventimiglia, e della zia paterna Aya Biran (legali Giuseppe ed Emanuele Zanalda).
Eitan, sei anni, è figlio di Tal Peleg, 26, e Amit Biran, 30. La famiglia viveva nel Pavese. Il giorno dell’incidente si trovavano in gita al Mottarone con i nonni della giovane, Barbara Cohen Konisky, 71 anni, e Itshak Cohen, 82, e all’altro figlioletto Tom di due anni. Sono tutti deceduti nella caduta della cabina dove viaggiavano lungo la funivia, per la fune traente ceduta. Con loro hanno perso la vita anche otto italiani e un iraniano.
Eitan, unico sopravvissuto, è attualmente collocato dalla zia paterna Aya Biran nel Pavese, in attesa della conclusione del giudizio del Tribunale dei minori per definire la sua adozione: a questo pro, il Tribunale ha disposto un percorso di consulenza di 120 giorni per valutare la situazione.

di Nicoletta PisanuIl Giorno 25/11/2022


https://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/pena-sospesa-per-il-nonno-paghera-gli-studi-di-eitan-1.8320842/amp

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